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E3: Electronic Entertainment Expo 2011

Aperto da Mad Max, Maggio 11, 2011, 02:17:53 PM

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Mad Max

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E3 2011 di Los Angeles, finalmente ci siamo.
Il tempio del videogioco, delle anteprime, delle sorprese e delle novità che ci accompagneranno per tutto l'anno, quello che ci farà sbavare, soffrire o semplicemente gridare al miracolo o alla "mondezza!".
Tanto da vedere, tanto da fare, e come promesso mettero qua via via i vari aggiornamenti cercando più o meno di essere costante nel creare questa piccola vetrina sul nostro forum per la fiera di videogiochi più importante dell'anno.

Annunci che vanno e vengono, annunci che vengono smentiti, e in tutto il caos videoludico che si prepara per adesso le principali novità saltate fuori sono state il trailer nuovo di zecca del seguito di Metro 2033.
Ebbene si, è ufficiale, con il titolo di Metro Last Light (il quale in origine doveva essere Metro 2034, tanto per seguire i libri) è pronto a portarci ancora nella mosca post nucleare.
A voi il world premiere teaser trailer, e più sotto una grossa anteprima (vi incollo direttamente quella di videogame.it):

[video=youtube]http://www.youtube.com/watch?v=xW5sZtwOLbA[/video]

L'E3 diventa anche il palco per l'avventura finale di Ezio Auditore.
Uno dei blockbuster per console (ma disponibilissimo anche per pc) di cui sinceramente ho sempre parlato poco, anche se il secondo capitolo della serie Assassin's Creed lo abbia adorato.
Alla fiera di los angeles verranno quindi svelati i dettagli di Assassin's Creed Revelations, la seconda espansione "standalone" del secondo capitolo della saga dell'assassino. Non poteva non essere menzionato, data l'importanza. Teaser sotto.

[video=youtube]http://www.youtube.com/watch?v=d2pnSoNIEps[/video]


Altre grosse novità attese per l'E3 sono naturalmente Call of Duty: Modern Warfare 3, Gears of War 3, ed anche il discusso Dead Island che ha incuriosito molti. Altri trailer sotto!

[video=youtube]http://www.youtube.com/watch?v=coiTJbr9m04[/video]

[video=youtube]http://www.youtube.com/watch?v=j180ZKGbyOg[/video]


In particolare due trailer riguardo Dead Island, davvero impressionanti e ne sconsiglio la visione ai più sensibili! Ricordo che si tratterà di un survival horror con elementi da gdr ed esplorazione libera di un isola enorme, in stile Crysis prima maniera.

[video=youtube]http://www.youtube.com/watch?v=5Old41bsSXU[/video]
[video=youtube]http://www.youtube.com/watch?v=A9MM6A6JJMM[/video]

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E3, anteprima Metro Last Light

L'avventura post-apocalittica in soggettiva Metro 2033 si è rivelata un'esperienza cacofonica, in cui la melanconica melodia tipicamente esteuropea composta ed eseguita dagli ucraini 4A Games è stata resa con una performance che ha saputo suonare correttamente le note di una partitura ammaliante solo a tratti. Il responso di pubblico più che soddisfacente, tuttavia, ha convinto THQ a dare una nuova possibilità al team formato da Andrew "Prof" Prokhorov, ex-GSC Game World (la serie di S.T.A.L.K.E.R., per i meno avvezzi a una delle scene più floride degli ultimi dieci anni). Un'opportunità che accogliamo con approvazione, dato che gli sviluppatori stanno approcciando la lavorazione di Metro: Last Light con un'ottima capacità di autoanalisi, i cui promettenti frutti sono stati svelati per la prima volta in assoluto pochi giorni fa, a una presentazione tenutasi a Londra, cui siamo stati invitati in esclusiva italiana.

O A MODO NOSTRO O NIENTE

Sono sostanzialmente tre le linee guida che 4A Games sta seguendo nella realizzazione di Metro: Last Light. La prima è che non vuole minimamente occidentalizzare la serie. Metro era ed è tuttora una saga costruita su una visione dell'apocalisse post-atomica che poco ha a che spartire con Fallout, Mad Max e altri immaginari "del giorno dopo" proposti dalla cultura anglosassone, in cui aleggia uno spirito dai toni inconfondibilmente sovietici. Una catastrofe umana basata sulla concretizzazione degli incubi della società piuttosto che sulla distruzione del suo sogno, dove i mostri che escono dall'armadio sono quelli della collettività e proiettano le loro ombre lunghe su un popolo che, per quanto afflitto, non smette di percepire il forte senso di appartenenza a qualcosa di più grande, foss'anche quando si tratti di nuovi, degenerati ordini politico-militari. Metro era e rimane, dunque, la luce di una lampada ad olio che illumina facce sporche di carbone i cui occhi sono riempiti dalla triste nenia di un violino piuttosto che un'insegna di McDonald's fatiscente su cui riverberano le note di Downtown di Petula Clark, mischiate al suono delle motociclette di bande di punk.
La storia ancora una volta è stata realizzata in collaborazione con lo scrittore russo Dmitry Glukhovsky.

La seconda missione per 4A Games è ripulire lo sporco sparso qua e là e ricostruire invece ex-novo ciò che era troppo rotto per pensare ancora di provare a edificarci sopra qualcosa che si spera funzioni. Prokhorov e soci hanno dunque dato nuovo smalto alla componente stealth (apprezzata da chi scrive ma risultata indigesta a molti palati viziati dall'accondiscendenza degli ultimi Splinter Cell), migliorato il feeling delle armi e soprattutto la loro precisione, con un occhio di riguardo ai loro effetti su corpi dei nemici e ambiente, e riscritto da zero l'IA degli antagonisti, cestinando quella oscenamente altalenante del predecessore. L'ultimo elemento cardine è la grafica, che il team ucraino non si vergogna affatto di ritenere un aspetto meritevole di grande considerazione: la sua tecnologia proprietaria, il 4A Engine, si è dimostrata - quantomeno su PC - estremamente competitiva, per alcuni aspetti all'avanguardia, e vuole continuare a fare in modo che si riveli tale anche alla sua seconda prova sul campo, nel 2012. Il tutto cercando al tempo stesso di recuperare terreno sul versante console, che ora raddoppia con l'inclusione di PlayStation 3 tra le piattaforme di destinazione, sfornando un risultato in grado di capitalizzare sulle capacità di queste macchine meglio di quanto non abbia fatto Metro 2033 con quelle di Xbox 360.
C'è poi, infine, una ciliegina, su cui gli sviluppatori non si sono voluti soffermare, visto che come da prassi ormai consolidata di marketing sarà oggetto di annunci specifici nei mesi a venire, ed è il multiplayer. Sì, 4A Games intende anche colmare una grossa lacuna del predecessore. In realtà qualche parola in proposito è stata spesa e recitava "per il multiplayer abbiamo qualche ottima idea e renderà giustizia alle particolarità del gameplay, come l'uso della luce e la più pronunciata distruttibilità ambientale introdotta da questo episodio". Insomma, siamo dalle parti del possibilismo assoluto e dell'ottimismo raggiante che contraddistinguono qualsiasi dichiarazione pre-reveal, per cui su questo aspetto al momento meglio sorvolare.

La dimostrazione di Metro: Last Light a cui abbiamo assistito si è aperta con una carrellata su Mosca. Esterno giorno, la telecamera indugia su una chiesa squarciata, simile alla base dei Ranger visitata nel predecessore, per poi passare in rassegna i palazzi abbandonati, le strade ingolfate da carcasse di auto e le piazze deserte della capitale russa, stretta nella morsa del ghiaccio e della desolazione. Demoni e howler scorrazzano liberi e indisturbati in quello che sembra ora più che mai un territorio precluso agli uomini. Quantomeno quelli poco coraggiosi. L'ultima tappa del regista virtuale, infatti, è Artyom, il protagonista di Metro 2033, che assieme a un amico sta forzando un tombino. Una volta guadagnato l'accesso al sottosuolo, l'azione viene seguita attraverso gli occhi del personaggio principale, facendoci ritrovare le ottime soluzioni che avevano fatto dell'inquadratura in soggettiva del predecessore una fra le più coinvolgenti degli ultimi anni.

MULTI-APPROCCIO

Ci si ritrova in quello che appare il covo di una banda nemica. Un paio di guardie stanno facendo un giro di ricognizione, i fasci delle loro torce fendono il buio lasciando impressa a schermo per qualche istante un'ammaliante "coda", una trovata tecnico-artistica che aggiorna opportunamente il robusto sistema di illuminazione del 4A Engine con una soluzione all'ultima moda. Il protagonista segue silenzioso il movimento della pattuglia, fino ad accorciare le distanze e poter ammazzare un nemico sgozzandolo, sbarazzandosi dell'altro prima che capisca cosa è successo servendosi di una sorta di MP5 silenziata. Artyom e compagno giungono nella zona centrale dell'accampamento, che appare ricavato da un'installazione di servizio della metropolitana moscovita. Il ragazzo di 4A Games che sta tenendo la dimostrazione nel frattempo si compiace della tecnologia alla base del gioco, facendo saltare tutte le luci che incontra, sparando alle pentole sul fuoco per farci apprezzare i conseguenti aggiustamenti nel movimento del fumo e altri dettagli di un motore grafico che si presenta come una versione leggermente più dettagliata di quello che avevamo visto l'anno scorso, arricchita da più di una gustosa chicca realizzata ex-novo e da quello che appare come un livello di ottimizzazione e stabilità superiore.

Considerato che il gioco è stato mostrato a 1080p su un PC dotato di una GTX 470 girando sostanzialmente come il burro, sembra proprio che si sia lavorato bene in fatto di ottimizzazione - Metro: Last Light
Considerato che il gioco è stato mostrato a 1080p su un PC dotato di una GTX 470 girando sostanzialmente come il burro, sembra proprio che si sia lavorato bene in fatto di ottimizzazione

L'incontro con i nemici successivi, assembrati più che altro all'interno della struttura centrale dello stabilimento, viene gestito in maniera meno discreta: si apre direttamente il fuoco, scatenando un feroce scontro tra le due fazioni. Le armi impugnate da Artyom trasmettono effettivamente un feeling meccanico-funzionale più appagante rispetto a quelle di Metro 2033, mentre le animazioni che rappresentano gli effetti dei loro colpi sui corpi nemici appaiono di fattura appena discreta, ma se non altro sembrano scaturire da routine di rilevazione delle collisioni univoche e precise. Gli avversari appaiono ora anche in grado tenere il campo in maniera più ragionata e convincente, coprendosi e attaccando con un certo raziocinio, anche se, senza poter provare di persona, è difficile dire se per merito di una serie di istruzioni coercitive ben orchestrata o di routine in grado di regolarne dinamicamente il comportamento.
Vinta la prima resistenza, Artyom accede al rifugio nemico, dove rinviene una sorta di mitragliatore Vulcan, un esempio della varietà in fatto di armi che 4A Games intende fornire in Metro: Last Light. Imbracciando il poderoso gingillo di morte, il protagonista si avventura lungo una serie di ponteggi, falciando la resistenza dei numerosi soldati intervenuti in loco per via dell'allarme. Dissolvenza in nero, è tempo di passare a un'altra scena.

La sezione di gioco mostrata successivamente aveva un taglio radicalmente diverso. Nel pieno della luce e dello sfarzo del salone di una fazione militare con un evidente potere politico ed economico, Artyom e il suo barbuto socio si fanno pian piano largo tra decine di soldati che stanno ascoltando il discorso di un loro superiore. Il tipo di situazione, suggellato anche da elementi come le uniformi di stampo nazistoide e i drappi rossi che adornano la stanza, dà quasi l'idea che l'Impero Helghast sia riuscito a conquistare parte della Mosca del futuro. Arrivato a pochi metri dal leader, il protagonista estrae una pistola e gli spara. Ma non c'è tempo di capire se l'attentato è andato a buon fine, occorre approfittare del panico che si è propagato sul luogo per darsela a gambe.
Prende così piede una fuga a rotta di collo ripresa costantemente in soggettiva, scenograficamente piuttosto impressionate, che vede i protagonisti scappare a perdifiato attraverso la stazione metropolitana ostile fino a raggiungere un carrello di trasporto. Mentre il suo partner guida Artyom si occupa dei nemici che si sono lanciati al loro inseguimento. Tolti i frizzi e i lazzi grafici, sembra trattarsi di una sezione "on rail" masticata e rimasticata già decine e decine di altre volte, che non si fa mancare nemmeno i proverbiali impavidi che ci vengono addosso contromano fatti saltare in aria all'ultimo, ed evitati per un soffio nella gloria del rallenti.
Le cose giungono a un punto di svolta nel momento in cui, dopo aver fatto fuori gli avversari che ci davano addosso da un treno, lo abbiamo affiancato e siamo saliti a bordo. Armati di un fucile bolt action, proseguiamo la lotta di vagone in vagone, dove i nostri occhi vengono gratificati dalla bella resa di taluni materiali penzolanti, dal carico di "detriti" che si alzano nell'aria quando i proiettili impattano contro determinati oggetti e dal modo abbacinante con cui le pareti metalliche si caricano di calore quando il convoglio passa nei pressi di stazioni o gallerie molto illuminante. Dì lì a poco il treno comincia a sbandare, deraglia, si cappotta, le lamiere attorno a noi si grattugiano in un tripudio di scintille, che diventano fiamme, poi un blur che tende a sottolineare la confusione con cui il protagonista percepisce quel che sta vivendo, volgendo infine in un'altra dissolvenza in nero. La presentazione è giunta al termine.
Metro: Last Light vuole essere un "first person survival shooter" dalla struttura in tutto e per tutto simile a quella del predecessore. L'esperienza che 4A Games sta confezionando darà dunque una grossa importanza a storia e avvenimenti narrativi, legando loro indissolubilmente lo sviluppo dell'azione. Per quanto visto, da quest'ultimo punto di vista sembra esserci un concreto salto di qualità, che speriamo di riscontrare anche in futuro, quando avremo la possibilità di provare direttamente il gioco. Risolti i problemi di esecuzione, tuttavia, la sfida per il team ucraino sarà appena iniziata, perché è a quel punto che Prokhorov e soci dovranno dimostrare che ciò che hanno concretamente da dire nel campo degli sparatutto lineari e in quelli a sfondo horror può contare su qualche asso nella manica più sostanzioso dell'esotico aroma di borsch.










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E per finire, perchè altrimenti non sarebbe un E3 completo, una scarrellata di prime foto di qualcuna delle ragazze stand del 2011 :P














E questo per ora è tutto, altre novità nei prossimi giorni:P

Trilly


Mad Max

Posterò pure quelle :P ci sono anche le foto delle standiste naturalmente :P

Trilly

Più che le notizie io vorrei vedere le foto di quei pazzi che vanno alla fiera:P

Mad Max

Mancano davvero poche settimane al nuovo E3 che, per chi non lo sapesse, è la più importante e rappresentativa fiera di videogiochi del mondo, dove gli sviluppatori si ritrovano per fare il punto e presentare le novità che influenzeranno per tutto l'anno prossimo il mondo videoludico. L'unica pecca è che l'accesso è riservato comunque solo a chi fa parte del mondo delle case produttrici e della stampa.
Dato che seguo gli E3 tenendomi aggiornato con blog e notizie quotidianamente giorno per giorno, ho pensato di lasciare pure qui un topic dove scrivere le novità più succulente che verranno presentate, sia che siano per pc o per console.