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ARCADE WARS

Aperto da Mad Max, Novembre 29, 2010, 07:18:44 PM

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Trilly

Citazione di: 'Mad Max' pid='1156' dateline='1291054724'Crystal Castles


Oltre ai picchiaduro c'è anche il campo della perversione della difficoltà arcade. La coordinazione occhio-mano, i riflessi, quello che volete voi!
Crystal Castles è uno di quei titoli da sala giochi che sono cari a molti dell'era anni '80. Un ibrido di pac-man del 1983, dove dovevi fare muovere quella maledetta scimmia che si muoveva sopra una palla rossa, attraverso i vari livelli, evitando di colpire i nemici e sfruttando il tasto del salto dove occorreva per evitare ostacoli, raccogliendo file di palline fino all'ultima per arrivare alla vittoria.
Ed è anche longevo, nella sua difficoltà. Nove livelli con quattro castelli ognuno, più un decimo livello con il castello finale.
Ho sentito di persone che, portate via in barella dalle sale giochi dopo avere completato Crystal Castles, parlavano di visioni di scimmie giocoliere, od apparizioni di scimpanzè cercare di inseguirli attraverso i corridoi della sala giochi.
A vostro rischio e pericolo!
Potete trovarlo oggi come oggi installando sul vostro pc il programma Games Room (che potete scaricare da Microsoft games live, la versione per pc di Xbox live), o scaricando Games Room sulla vostra Xbox 360, sempre tramite Xbox live.
Games Room consiste in una sala giochi 3D di vostra proprietà, che potete arredare e riempire dei più vecchi giochi degli anni '80 (pagando in euro), tra cui il summenzionato Crystal Castles.
Attenti alla scimmia!






PRESOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! :lol::lol::lol:

Absynth

questi sono i primi 2 giochi a cui ho giocato, lol






ovviamente con monitor monocromatico verde.

PaolOh

Ehh.. qui siamo in piena era moderna...  che dire del primo vero fantastico incredibilmente difficile gioco a scorrimento orizzontale.. il mitico Ghouls 'N Ghosts



O di uno dei miei primi amori.... un gioco con una piccolissima navicella e un sacco di bonus nascosti se si sapeva dove sparare...
Xevious



[align=center]DON\'T PANIC[/align]
[align=center]The doctor is IN (psychiatric help 5c)[/align]

Absynth

non si può parlare di beat'em up a scorrimento senza citare Golden Axe.. :P

Mad Max

Rieccoci di nuovo.
Questa volta vi voglio parlare di altri tre giochi arcade, e rimarrò nell'ambito dei picchiaduro a scorrimento vecchia maniera, ripescando dai cari ricordi alcuni dei miei preferiti (e a cui mi cimento ancora ogni tanto).
Non saprei spiegarlo nemmeno io perchè mi appassionai così tanto ai picchiaduro a scorrimento. Probabilmente io e i miei coetanei volevamo sfogare la frustrazione del dopo scuola. Meno male che crescendo poi non ci sono state conseguenze.
Adesso finisco di scrivere e poi esco in strada, ho indosso il mio vecchio completo di jeans con le finte spalliere di plastica, devo andare a rompere il muso a un pò di bruti.

Violent Storm


Nel 1993 la Konami tira fuori questo picchiaduro a scorrimento vecchia maniera, che più clichè non si può, ma in fondo è anche questo il bello.
L'ambientazione è la terra devastata dalla terza guerra mondiale.
In questo scenario futuristico bande di teppisti cercano di farla da padrone, tenuti a bada però da un gruppetto di prodi vigilantes, che, manco a farlo apposta, sono proprio i protagonisti del gioco.
Abbiamo quindi:

Wade, il bello e biondo della situazione. Vestito blu come il mare, ed un uppercut che ormai è leggende, non c'è altro da aggiungere.
Boris, il braccio forte del gruppo (Ma va?). Rosso fuoco, capello e occhiali stile Schwarzenegger terminator prima maniera. Lento ma letale, spacca tutto che è una bellezza con le sue mosse di wrestling.
Kyle, l'altro quasi belloccio del gioco, quello che non è così forte ma in compenso è veloce e mena calci da tutte le parti. Quello che insomma rifilate al vostro compagno di partita, dopo esservi litigati a suon di cazzotti il diritto di utilizzare il biondo. O Boris.
Io personalmente preferisco Boris, con i suoi occhiali anni 80 si capisce subito che è il vero figo della situazione.
Il nostro trio di vigilantes naturalmente ha dei nemici. Il crudele Lord Geld, il signore della Geld Gang, ed il suo braccio destro Red Freddy. Assolutamente epico.
Quando cominciamo a giocare ci viene fatto sapere che la nostra cara amica Sheena viene rapita da Red Freddy mentre stava andando a fare la spesa (no, davvero).
Madornale errore, adesso dovremo spaccare qualche migliaio di grugni per salvare la nostra bella.
Il gioco non ha poi molto di particolare, eccezione fatta per i personaggi su schermo che sono ENORMI, cosa che rende le botte probabilmente più BELLE. Almeno per me è così. Inoltre le musiche, soprattutto quella del livello iniziale, sono quasi degli mp3, toni che richiamano un rock anni 80.

[video=youtube]http://www.youtube.com/watch?v=J6JuJnfL6QY[/video]

[video=youtube]http://www.youtube.com/watch?v=BEa-vFnJjZQ[/video]


Alien Vs. Predator



Alla vecchia sala giochi dove andavo questo Alien Vs. Predator, datato Capcom 1994, era uno dei titoli più gettonati, vuoi per i personaggi diversi dai soliti muscolari in jeans e pelle blu e rossi, vuoi per quelli di noi che erano rimasti flashati dal primo indimenticabile predator con Arnold, ed Aliens con i marines coloniali cazzuti. E Sigourney Weaver al comando del power loader.
L'ambientazione è pressapoco lo stesso futuro del film Aliens, e questa volta gli Alien hanno deciso di invadere la terra.
Il compito di fermarli spetterà ad una coppia di coraggiosi marines coloniali, che stringeranno un alleanza con due guerrieri Predator, anch'essi a caccia di Alien.
In questo gioco letteralmente lo schermo si riempiva di sciami di Alien che si lanciavano contro i personaggi, ondata su ondata, venendo ridotti poi ad una poltiglia verde dai nostri colpi.
E il sangue acido? Ma andiamo avanti.
Personalmente, di tutti i giochi di AvP che sono usciti negli anni, questo per me va al primo posto, altro che FPS e compagnia bella.
AvP arcade era un picchiaduro a scorrimento dall'elevata velocità, molto più di molti altri suoi simili, e come ho già detto presentava un gruppetto di personaggi diversi dal solito, almeno nell'aspetto.
Avevamo quindi:
Linn Kurosawa, esperta in tecniche di combattimento e tettona, debole in attacco ma veloce come un ninja. Il personaggio da dare alla vostra fidanzata o alla vostra amica, sempre se non vi hanno già mollato da un pezzo a causa dei vostri improperi contro di lei ("Il calcio, usa il calcio maledizione! Ma no, ma dove °$Lç! vaiiii!!!").
Il maggiore Dutch Schaefer, forzuto e incazzoso come pochi. I più attenti di voi potrebbero essersi accorti del simpatico omaggio al film Predator della Konami. Infatti nome e cognome del personaggio, come anche il grado, sono gli stessi del Dutch interpretato dal grande Arnold nel film Predator originale.
Dutch combatte aiutato da un braccio bionico che fa degli Alien delle marmellate variegate.
Infine a completare il quartetto ci sono i due guerrieri predator, privi di nome e chiamati rispettivamente Warrior e Hunter.

Sono pressochè identici e bilanciati in forza e velocità, una via di mezzo tra i due marines. Si differenziano giusto nel colore e nel loro attacco speciale (quello che ti toglie un pezzetto della barra vitale, che lo vorresti poter fare continuamente senza dover rischiare di morire).
Insomma un ottimo gioco che può soddisfare la nerdaggine di molti, fans di Alien e Predator, e non solo.
Menzione d'onore per il Power Loader di Ellen Ripley/Sigourney Weaver,  che qui fa capolino sotto forma di cattivissimo mezzo pilotabile per pestare i nemici.









Battle Circuit



La Capcom tira fuori in tempi quasi recenti, precisamente 1997, uno degli ultimi picchiaduro a scorrimento della vecchia scuola degni di essere menzionati.
Purtroppo non ho avuto il piacere di provarlo in sala giochi, ma solamente tramite emulazione, eppure mi ha regalato lo stesso lunghi momenti di divertimento trash.
Perchè è questo che è Battle Circuit, trash che più trash non si può, quasi il canto del cigno del genere dei vecchi picchiaduro a scorrimento cazzoni e che non si prendono sul serio.
C'è chi lo ha definito l'erede spirituale di Capitan Commando, ed in effetti la Capcom sembra avere dato ai vecchi personaggi del suo leggendario beat em up un restyling grafico e futuristico.
L'ambientazione è un futuro imprecisato, il gioco ci dice l'anno 20XX (e vattelapesca), in un atmosfera post cyberpunk, post trash, post qualcosa.
Il team di personaggi, tra cui scegliere il nostro alter ego, è un gruppo di bounty hunter, che danno la caccia ai criminali in cambio di una lauta ricompensa.
Ed ecco gli eroi del 20XX:

Brian Bruno "Cyber Blue": Il figo della situazione, uomo copertina del gioco. Muscoloso, con la tutina attillata (blu naturalmente), capello da figo giapponese, gadget cibernetici ed attacchi elettrici di varia potenza, altamente coreografici. Il degno figlio di Capitan Commando.

Andrey Mishucin "Capitan Silver": Lo smilzo. Uomo cyborg che allunga i suoi arti a piacimento per farli andare un pò dappertutto, ma lui li usa solo per pestare i cattivi e non per fare altro, che credete. Nel suo corredo di mosse ci sono anche poteri basati sul ghiaccio, tanto per non farsi mancare nulla.

  Diana Martines "Yellow Iris" (Nella versione giapponese si chiamava Yelow Beast): Ovviamente è la donna del gruppo di bounty hunter. Una modella part-time, che nel tempo libero mostra di avere un fisico bestiale che l'aiuta a guadagnarsi la pagnotta contro i cattivi della terra, distratti dalle sue curve gonfiate. Gia che c'è usa anche una frusta per combattere e viene accompagnata dal suo cucciolo di volpe.

Pinky "Pink Ostrich": L'altro personaggio femminile del gioco, anche se stavolta i creatori si sono fatti venire una piccola botta di immaginazione. Infatti trattasi di una specie di gallinaccio rosa, cavalcato dalla sua padroncina. Insieme l'improbabile duo pesta tutto quello che si muove sullo schermo e sono sicuro che godono nel farlo, usando giravolte impazzite e altri attacchi aerei. Non ho mai calcolato questo personaggio.

"Alien Green": Altro parto della bottarella di originalità del gioco. Un essere alieno che ricorda vagamente una pianta carnivora, con una serie di appendici tentacolari che utilizza per muoversi, simili a delle radici. Anche lui pesta i nemici in modo abbastanza simpatico e sicuramente è il più trash da usare.

Ecco, questi Bounty Hunter saranno i protagonisti dell'astrusa vicenda del gioco, che ci vedrà contrapposti al malvagio Dr. Saturn e ai suoi piani. Più una manciata di altri cattivi buttati nella mischia. Sinceramente non ricordo il grosso della trama, ma il succo è che dovete rompere un pò di grugni per salvare il mondo.
Una particolarità del gioco era la possibilità di comprarsi upgrade alla fine di ogni stage, utilizzando i soldi guadagnati durante il livello. Gli update danno la possibilità di sbloccare nuovi attacchi combo per i nostri personaggi e altre simpatiche gabole, che ai fini del gioco rendono più vario il gameplay. Già allora Battle Circuit era un precursore di tutti gli altri picchiaduro che hanno poi adottato il modello fisso dei punti ottenuti pestando nemici, da utilizzare per potenziare il personaggio.
Battle Circuit è coloratissimo, e per questo ancora più trash, e gli stage sono vari e divertenti. Veloce da giocare e powa come solo la vecchia scuola di picchiaduro a scorrimento giapponese sapeva fare.
















Tutti i giochi che ho elencato sopra sono ancora facilmente reperibili tramite emulazione, basta fare una piccola ricerca.
Ora vado davvero anche io a pestare qualcuno in strada, per salvare il mondo!

Mad Max




Qui non si fa flanella e nè stiamo a pettinare le bambole!
Gli smanettoni dei joystick e del pad conoscono bene la gioia animalesca provata nel pestare i tasti colorati a velocità variabile, causando scosse telluriche ai cabinati delle sale giochi, o ai pavimenti di casa propria, salendo i gradi della scala Richter.
Che poi tirano giu santi e madonne quando appare la scritta tilt o qualcuno della parentela minaccia di tagliare cavi, o teste.
Per non parlare degli oggetti lanciati attraverso la stanza, i pad appunto.
Ecco, in questo angolino mi piacerebbe ritagliare uno spazio per i giochi arcade e per quelli che hanno provato le sensazioni di cui parlavo poco fa.
Condividete pure voi ricordi ed emozioni!
Vecchi e nuovi, basta che la difficoltà sia oltre il demenziale, che causi stati di pazzia permanente o che le hit-combo sui tasti siano tante, e che la parcella medica dei nostri avversari (aò, quelli fatti di bit!) sia salata.
Me ne vengono in mente tre di cui parlare per adesso.

Castle Crashers


Anche ai giorni nostri la tradizione dei vecchi beat'em'up a scorrimento è dura a morire e Castle Crashers è un baluardo del genere.
Un gioco indipendente, sponsorizzato da Microsoft, creato dagli studi Behemot e Newgrounds, datato 2008.
C'è davvero poco da dire. Il feeling che permea il gioco è di vera commedia fantasy demenziale, a volte dai toni splatter (ma sempre in stile cartoon irriverente).
E poi bisogna pestare. Nel vero senso della parola, continuare a colpire livello dopo livello, ondate di nemici dopo ondata.
Ad aggiungere varietà una vasta gamma di personaggi sbloccabili, la possibilità di guadagnare punti esperienza e salire di livello, l'allocazione dei punti abilità nelle varie caratteristiche del personaggio ed armi variabili, leggendarie e non. Elementi da classico gdr e bieco pestaggio puro che non fa sconti a nessuno. Lo stile con cui è disegnato Castle Crashers certamente deve piacere per essere digerito, ma è dannatamente divertente e non si prende mai sul serio e ci prova anche ad avere una sua trama.
Si può giocare fino a quattro, con possibilità di giocarsi tutta la storia principale muovendosi livello dopo livello su una graziosa mappetta disegnata a mano, o darsele di santa ragione in arene con varie modalità.
O sfidarsi alla grande abbuffata, consumando pietanze più rapidi degli avversari.
Ora come ora lo potete beccare tramite ps3 sul playstation network o sulla sezione arcade di Xbox live.
Ottimo antistress!






Streets of Rage


Il signore della droga ha preso il controllo della città e le sue armate di nerboruti dopati stanno mettendo a ferro e fuoco tutto.
Adam Hunter, Axel Stone e Blaze Fielding manco a dirlo dovranno sconfiggere allora i cattivi a suon di pugni e calci nei denti fino al boss finale.
Detto così fa abbastanza ridere, unitamente ai nomi dei protagonisti, ma in fondo non importa. Qui siamo di fronte secondo me a una pietra miliare dei beat'em'up a scorrimento casalingo, classe 1991. Chi lo ha provato sa cosa intendo.
Il gioco è erede di molti elementi già visti nei vari Final Fight e Double Dragon ( o volendo andare anche più indietro a River City Ransom, un gioiellino dell'era Nes 8-bit).
Già la musica era qualcosa di trascinante. Creata da Yuzo Koshiro è passata alla storia con i suoi toni bit, ma che avevano il sapore della techno anni '80 '90 e dei ritmi caraibici.
Alcuni brani vengono ancora oggi considerati veri e propri capolavori.
Lascio qui il link del brano sicuramente più rappresentativo (ce l'ho tra le mie suonerie sul cellulare, vedi tu...).
[video=youtube]http://www.youtube.com/watch?v=5M5ztIr4OrA[/video]

Ascoltandola non potevi fare a meno, mentre massaggiavi amorevolmente i tuoi avversari, di sentirti scorrere intorno palme e vie al neon decadenti, con sirene della polizia che vanno e vengono, e la spiaggia al tramonto sullo sfondo.
Un esperienza da provare per i più nostalgici. Ora come ora, se avete ancora un mega drive funzionante sicuramente lo potete rimediare tramite ebay o in qualche negozio specializzato nel retrogaming, oppure per via emulata.

Crystal Castles


Oltre ai picchiaduro c'è anche il campo della perversione della difficoltà arcade. La coordinazione occhio-mano, i riflessi, quello che volete voi!
Crystal Castles è uno di quei titoli da sala giochi che sono cari a molti dell'era anni '80. Un ibrido di pac-man del 1983, dove dovevi fare muovere quella maledetta scimmia che si muoveva sopra una palla rossa, attraverso i vari livelli, evitando di colpire i nemici e sfruttando il tasto del salto dove occorreva per evitare ostacoli, raccogliendo file di palline fino all'ultima per arrivare alla vittoria.
Ed è anche longevo, nella sua difficoltà. Nove livelli con quattro castelli ognuno, più un decimo livello con il castello finale.
Ho sentito di persone che, portate via in barella dalle sale giochi dopo avere completato Crystal Castles, parlavano di visioni di scimmie giocoliere, od apparizioni di scimpanzè cercare di inseguirli attraverso i corridoi della sala giochi.
A vostro rischio e pericolo!
Potete trovarlo oggi come oggi installando sul vostro pc il programma Games Room (che potete scaricare da Microsoft games live, la versione per pc di Xbox live), o scaricando Games Room sulla vostra Xbox 360, sempre tramite Xbox live.
Games Room consiste in una sala giochi 3D di vostra proprietà, che potete arredare e riempire dei più vecchi giochi degli anni '80 (pagando in euro), tra cui il summenzionato Crystal Castles.
Attenti alla scimmia!